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Nell’episodio 86 di One Piece, intitolato “Un sogno da salvare! I fiori di ciliegio di Hillk e una volontà tramandata nel tempo“, si approfondisce ulteriormente il tragico passato di Chopper e del suo mentore, il dottore Hillk. Hillk si ammalò gravemente e, per evitare di far preoccupare Chopper, lo scacciò con un atteggiamento rude. Tuttavia, Chopper ascoltò di nascosto una conversazione tra Hillk e Kureha, comprendendo la gravità della situazione.

Convinto di poter salvare Hillk, Chopper si ricordò di un fungo chiamato Amiudake, che aveva sentito nominare in passato come una cura miracolosa. Dopo grandi sforzi, Chopper riuscì a trovare il fungo e lo diede a Hillk. Quest’ultimo, toccato dal gesto di Chopper, decise di assumere il fungo, anche se sapeva che il ragazzo non aveva compreso la sua vera natura.

Nel frattempo, nell’isola circolava la notizia che gli E.C. Twenty, i medici al servizio di Wapol, fossero gravemente malati. Hillk, desideroso di curarli, si recò al castello. Nello stesso momento, Kureha informò Chopper che il fungo che aveva trovato non era una cura, bensì un veleno mortale, che avrebbe ucciso Hillk entro un’ora.

Arrivato al castello, Hillk scoprì che i medici non erano malati e che la notizia era stata diffusa da Wapol per attirare lui e Kureha, gli unici medici non sotto il suo controllo. Hillk, nonostante tutto, si sentì sollevato perché significava che i medici avrebbero potuto continuare a curare la popolazione. Con le sue ultime forze, pronunciò parole di speranza e si fece esplodere di fronte al palazzo di Wapol, sacrificandosi per i suoi ideali.

Chopper, che aveva assistito alla scena, cercò di vendicare Hillk attaccando Wapol e i suoi uomini, ma fu fermato da Dorton, il quale intervenne per salvarlo e lo fece fuggire. Dopo questi eventi, Chopper andò a vivere con Kureha, che accettò di insegnargli la medicina. Nel frattempo, Dorton venne imprigionato da Wapol per essersi ribellato.

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