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Fa Xian, uno dei più celebri pellegrini buddisti cinesi, intraprese un epico viaggio verso l’India nel 399 d.C., tornando via mare nel 413 d.C. Come tutti i monaci buddisti, Fa Xian cambiò il proprio nome originale, scegliendo un nome con significato religioso: Fa Xian, che significa “Illustre della Legge”. Il suo viaggio e il resoconto che ne fece fornirono preziose informazioni geografiche sulle terre da lui visitate, testimonianze sulle condizioni dell’India dell’epoca (che mancano nei documenti indiani) e fondamentali manoscritti buddisti che tradusse in cinese al suo ritorno.

Buddismo in Cina e il viaggio di Fa Xian

Il buddismo giunse per la prima volta in Cina all’inizio dell’era cristiana, sia via terra lungo la Via della Seta, sia via mare attraverso il Sud-Est asiatico e il Vietnam. Prima del viaggio di Fa Xian, la diffusione del buddismo era unidirezionale: i portatori del messaggio buddista erano tutti non cinesi (indiani, persiani e centro-asiatici). Alcuni pellegrini cinesi avevano tentato di raggiungere l’India, ma molti non arrivarono mai a destinazione o non riuscirono a fare ritorno. Il successo del viaggio di Fa Xian inaugurò una nuova stagione di pellegrinaggi che portò molti monaci cinesi nella terra santa del buddismo.

L’obiettivo principale del viaggio di Fa Xian era di ottenere una versione completa del vinaya, il corpus delle “regole della disciplina” del canone buddista, che fino a quel momento non era stato tradotto interamente in cinese.

Il viaggio attraverso terre pericolose

Il viaggio di Fa Xian fu estremamente arduo, iniziando con l’attraversamento del deserto del Gobi, che descrisse in termini agghiaccianti: “Nel deserto c’erano numerosi spiriti maligni e venti roventi, che causavano la morte a chiunque li incontrasse. Sopra non c’erano uccelli, mentre a terra non si trovavano animali. Si guardava quanto più lontano possibile in tutte le direzioni, ma non c’era alcuna traccia da seguire. Solo le ossa secche dei morti servivano come indicazioni.” Questo passaggio non solo racconta le difficoltà del viaggio, ma riflette anche la determinazione di Fa Xian nel portare a termine la sua missione spirituale.

Dopo aver attraversato il deserto e raggiunto la città oasi di Khotan, nell’attuale nord-ovest della Cina, proseguì il suo viaggio attraverso le alte montagne fino al nord-ovest dell’India. In India, visitò tutti i luoghi sacri del buddismo, studiò il sanscrito e raccolse manoscritti, tra cui diverse versioni del vinaya appartenenti a differenti sette buddiste.

Il soggiorno a Ceylon e il ritorno in Cina

Uno degli episodi centrali del suo viaggio fu il soggiorno di due anni a Ceylon (oggi Sri Lanka), dove continuò i suoi studi e la raccolta di testi sacri. Da Ceylon, Fa Xian salpò verso la Cina a bordo di una nave, attraversando un lungo e pericoloso viaggio di oltre 200 giorni in mare. Alla fine, approdò nella provincia di Shandong, nel nord della Cina.

Contributo alla tradizione buddista cinese

Una volta tornato in Cina, Fa Xian dedicò il resto della sua vita alla traduzione del vinaya e di altri importanti testi buddisti dal sanscrito al cinese. Le sue traduzioni furono fondamentali per la diffusione del buddismo in Cina, poiché resero accessibili a un vasto pubblico testi chiave della dottrina. Oltre alle traduzioni, scrisse anche un libro intitolato Record of Buddhist Kingdoms, che narra le sue esperienze e descrive le terre visitate.

Grazie al suo lavoro, molti monaci buddisti seguirono il suo esempio nei secoli successivi, recandosi nei luoghi sacri del buddismo per approfondire la loro conoscenza e riportare in Cina nuovi insegnamenti e pratiche religiose.

Impatto storico del viaggio di Fa Xian

Il viaggio di Fa Xian rappresenta un momento cruciale per la storia del buddismo in Cina. Non solo ha aperto nuove strade per i pellegrini cinesi, ma ha anche reso accessibili testi fondamentali della disciplina buddista che erano fino ad allora sconosciuti in Cina. Inoltre, il suo resoconto fornisce preziose testimonianze geografiche e storiche su regioni dell’Asia poco documentate. Grazie a queste traduzioni, il buddismo in Cina poté radicarsi più profondamente e sviluppare tradizioni che avrebbero influenzato la cultura cinese per i secoli a venire.

Schema riassuntivo

AspettoDescrizione
Nome originaleNon noto (Fa Xian è il nome monastico)
Periodo di viaggio399–413 d.C.
Motivo del viaggioRaccogliere testi buddisti e ottenere una versione completa del vinaya
PercorsoAttraversamento del deserto del Gobi, India nord-occidentale, Ceylon, ritorno via mare a Shandong
Opere principaliTraduzione del vinaya e altri testi buddisti in cinese; Record of Buddhist Kingdoms
ImpattoDiffusione del buddismo in Cina, importante contributo alla traduzione di testi religiosi
Luoghi visitatiKhotan, India nord-occidentale, Ceylon, Shandong
Difficoltà del viaggioDeserto del Gobi, attraversamento montuoso, lunga traversata marittima

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