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La civiltà dell’antico Egitto durò circa 30 secoli, dal 30° secolo a.C. fino al 30 a.C., quando l’Egitto divenne parte dell’Impero Romano. Il paese fu rilevante sia per la sua estensione geografica che per la sua longevità, mantenendo una forte continuità culturale nonostante diversi periodi di turbolenza. L’Egitto si sviluppò lungo la valle che circonda il fiume Nilo, nel nord-est dell’Africa, estendendosi nel deserto e attraverso il Mar Rosso. Gli antichi egizi tracciavano le loro origini alla terra di Punt, probabilmente situata a sud della Nubia, ma le ragioni precise di questa convinzione restano oscure.
Già nel X millennio a.C., una cultura di cacciatori-raccoglitori che utilizzava strumenti in pietra esisteva nella valle del Nilo. Nei millenni successivi, si svilupparono pratiche come l’allevamento di bestiame, la costruzione di grandi edifici e la coltivazione di cereali. Il deserto, che un tempo era una pianura fertile irrigata dalle piogge stagionali, potrebbe essere stato trasformato da cambiamenti climatici o dall’uso eccessivo del territorio.
Formazione dell’Egitto Antico
A un certo punto si formarono le civiltà dell’Egitto Basso (nel nord, dove il delta del Nilo incontra il Mar Mediterraneo) e dell’Egitto Alto (a sud, dove il Nilo si inoltra nel deserto). Gli Egizi le chiamavano rispettivamente Ta Shemau e Ta Mehu, e i loro abitanti erano probabilmente etnicamente simili e culturalmente interrelati. Intorno al 3000 a.C., il primo faraone, che Manetone, uno storico del III secolo a.C., chiamava Menes, unificò l’Egitto Alto e Basso. Tuttavia, le due regioni mantennero differenze culturali significative dovute alle loro distinte caratteristiche geografiche. Ognuna di esse aveva la propria dea patrona: Wadjet per il Basso Egitto e Nekhbet per l’Alto Egitto. I simboli di queste dee furono inclusi nella corona del faraone e nel suo nome regale.
La capitale dell’Egitto, fondata dal primo faraone, si trovava a Menfi e rimase tale fino al 1300 a.C. L’avvento dei geroglifici e lo sviluppo dei commerci con la Nubia e la Siria coincisero con il Periodo Dinastico Antico.
Storia
La storia dell’antico Egitto è tradizionalmente suddivisa in dinastie, ciascuna delle quali comprende regnanti appartenenti più o meno alla stessa famiglia. Spesso una dinastia si distingue per tendenze prevalenti dovute agli interessi della famiglia regnante. Ad esempio, molti dei costruttori di piramidi più importanti appartenevano alla Quarta Dinastia.
Le dinastie sono organizzate in grandi periodi storici:
- Periodo Dinastico Antico (I-II dinastia)
- Antico Regno (III-VI dinastia)
- Primo Periodo Intermedio (VII-X dinastia)
- Medio Regno (XI-XIV dinastia)
- Secondo Periodo Intermedio (XV-XVII dinastia)
- Nuovo Regno (XVIII-XX dinastia)
- Terzo Periodo Intermedio (XXI-XXV dinastia)
- Periodo Tardo (XXVI-XXXI dinastia)
L’antico Egitto terminò con la Trentaunesima Dinastia, dopo di che l’Egitto fu governato prima da Alessandro Magno e dalla dinastia tolemaica, e infine divenne parte dell’Impero Romano.
Religione
La religione dell’antico Egitto può essere descritta attraverso tre concetti chiave: sincretismo, l’aldilà e l’anima. Il sincretismo si riferisce alla fusione di idee religiose o divinità, che avveniva quando diverse culture si intersecavano. In Egitto, questo processo si manifestava nella combinazione di divinità locali. Ad esempio, divinità solari come Ra, Amon, Horus e Aten furono inizialmente adorate separatamente, ma successivamente vennero combinate in varie forme.
La vita terrena era considerata una preparazione per l’aldilà. Gli egizi credevano che il corpo fisico sarebbe continuato a esistere nell’aldilà e avrebbe servito il defunto, anche se mummificato e sepolto. Amuleti, talismani e persino animali mummificati venivano posti nelle tombe per l’uso del defunto. Nei testi funerari, come il Libro dei Morti, si narra che il dio Anubi pesava il cuore del defunto contro una piuma per determinare il suo destino. Coloro che risultavano degni venivano accolti nell’aldilà, mentre i peccatori venivano divorati dal demone Ammit.
Gli egizi credevano in diverse parti dell’anima, tra cui il ba, che rappresentava la personalità dell’individuo e l’essenza divina; il ka, la forza vitale che esisteva prima della nascita e accompagnava l’individuo nell’aldilà; e l’akh, una sorta di spirito che assumeva varie forme nel corso delle epoche dinastiche.
Linguaggio e Matematica
La scrittura egizia risale al 30°-50° secolo a.C. L’egiziano antico, suddiviso in antico, medio e tardo, era scritto utilizzando i geroglifici e la scrittura ieratica. I geroglifici si svilupparono dai pittogrammi e comprendevano simboli che rappresentavano suoni, logogrammi per parole intere e determinativi che chiarivano il significato dei segni.
La traduzione dei geroglifici fu quasi impossibile per i moderni egittologi fino alla scoperta della Stele di Rosetta da parte di un capitano dell’esercito di Napoleone Bonaparte nel 1799. Questo ritrovamento permise agli studiosi di decifrare molti dei geroglifici confrontandoli con la traduzione in greco antico presente sulla stessa stele.
Gli egizi utilizzavano anche un sistema numerico ieratico che, come quello romano, era limitato all’addizione e alla sottrazione. Tuttavia, come attestato dai papiri di Rhind e Mosca, gli egizi erano capaci di effettuare operazioni matematiche complesse, tra cui frazioni, geometria, moltiplicazioni e divisioni.
Tabella riassuntiva dei Periodi dell’Egitto Antico
Periodo | Dinastie | Caratteristiche Principali |
---|---|---|
Periodo Dinastico Antico | I-II | Prime forme di centralizzazione e sviluppo della scrittura geroglifica. |
Antico Regno | III-VI | Costruzione delle piramidi e centralizzazione del potere. |
Primo Periodo Intermedio | VII-X | Decadenza del potere centrale e frammentazione politica. |
Medio Regno | XI-XIV | Rinascita della centralizzazione e crescita economica. |
Secondo Periodo Intermedio | XV-XVII | Dominazione straniera (Hyksos) e instabilità. |
Nuovo Regno | XVIII-XX | Espansione territoriale, costruzione di templi monumentali, influenza internazionale. |
Terzo Periodo Intermedio | XXI-XXV | Decadenza del potere centrale e lotte dinastiche. |
Periodo Tardo | XXVI-XXXI | Conquiste straniere, Egitto sotto il dominio persiano e successivamente greco e romano. |
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