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MicroProse annuncia Dungeon Holdem, un audace mix di poker, dungeon crawling e deckbuilding. Mani impilate, combo a catena, 100+ abilità, 30 consumabili, 20 passivi e 10 percorsi di upgrade per una rigiocabilità enorme. Ecco tutti i dettagli ufficiali.

Indice

  • La notizia in breve
  • Il concept: il tavolo verde scende nei sotterranei
  • Core loop: pescare, impilare, moltiplicare
  • Classi iniziali e progressione: Guerriero e Mago
  • Costruzione del mazzo: abilità, consumabili, passivi e percorsi di upgrade
  • Nemici e sfide tattiche: oltre 20 mostri con status e resistenze
  • Perché “Dungeon Holdem” è notizia: la scommessa di MicroProse su strategia e rischio
  • Il profilo “Destined”: chi c’è dietro la visione creativa
  • Cosa significa per community, creator e operatori B2B
  • Bazaverse: idee creative per cavalcare l’hype (senza link esterni)
  • FAQ rapide
  • Nota legale e trasparenza
  • Conclusioni

La notizia in breve

23 ottobre 2025MicroProse annuncia che pubblicherà Dungeon Holdem, un progetto che fonde poker, dungeon crawler e meccaniche da deckbuilder roguelike. Nel gioco, ogni mano di carte diventa un’arma, e conoscere le regole del poker è importante quanto la gestione del rischio, delle risorse e delle ondate di mostri. La promessa è chiara: strategia profonda, alta rigiocabilità e un’identità ludica che ruota attorno a mani impilate, combo a catena e danni moltiplicati.

La comunicazione ufficiale ribadisce alcuni numeri chiave: oltre 100 abilità, 30 consumabili, 20 passivi e 10 percorsi di upgrade. L’obiettivo è offrire varietà di build e un metagame in costante evoluzione run dopo run.


Il concept: il tavolo verde scende nei sotterranei

“Dungeon Holdem” non si limita a “tematizzare” il poker: ne metabolizza le regole e le porta al centro del combattimento. Il dungeon crawler classico — stanze, corridoi, incontri casuali o scripted — viene interfacciato con un sistema di mani in cui scale, coppie, tris, full e le altre combinazioni determinano potenza, effetti e sinergie.

  • Il poker come linguaggio di gioco: non più solo punteggio, ma trigger per colpi speciali, buff/debuff, danni ad area o alterazioni di stato.
  • La lettura delle probabilità: come in una vera mano, il giocatore è chiamato a valutare odds e outs, bilanciando i rischi della pesca con i benefici delle combinazioni che punta a comporre.
  • Il crawler come contesto: il nodo dell’esperienza resta avanzare nel dungeon superando stanze, mini-boss e boss con risorse finite e decisioni irreversibili tipiche del roguelike.

La tesi creativa di MicroProse: unire tensione e conoscenza. Chi sa “leggere” il mazzo e costruire odds favorevoli crea vantaggi reali sul campo.


Core loop: pescare, impilare, moltiplicare

Il cuore del gameplay è riassunto in tre verbi:

  1. Pescare (Every draw counts)
    Ogni pescata conta davvero: aggiungi tasselli al puzzle probabilistico che stai orchestrando, tra rischio immediato e potenziale di combo.
  2. Impilare (Stack hands)
    Le mani impilate sono l’innovazione: puoi sovrapporre layer della stessa mano o di mani compatibili, creando stack che moltiplicano i danni. Una coppia può diventare tris, poi full, e la stack cresce in valore fino a trasformare un turno “normale” in esplosione di output.
  3. Moltiplicare (Chain combos & bend rules)
    La possibilità di concatenare combo e “piegare” alcune regole del poker con abilità dedicate consente linee tattiche fuori schema: cambiare seme, promuovere carte, bloccarne altre in vista di una mano superiore, duplicare il valore di figure o riordinarle.

Il risultato è un combat system in cui calcolo, tempismo e gestione dell’azzardo si saldano in un flusso unico. Ogni layer aggiunto allo stack ottimizza il rendimento di risorse scarse (turni, mana/energia, oggetti).


Classi iniziali e progressione: Guerriero e Mago

All’inizio le scelte di stile passano da due archetipi:

  • Guerriero (Warrior): orientato alla sopravvivenza attiva, con abilità che convertono mani medie in colpi stabili, parry, taunt o scudi temporanei. Buona tolleranza all’azzardo: regge botte mentre “costruisci” la mano giusta.
  • Mago (Wizard): predilige la manipolazione del mazzo e del board: pescate extra, trasformazioni di carta, boost ai semi e esplosioni di danno quando si centra la combinazione corretta. High risk, high reward: se allinei le stelle, la stanza si svuota.

La progressione si innesta su un sistema roguelike: run dopo run, sblocchi e sinergie si accumulano rendendo nuovi approcci e variazioni di build possibili, ma senza rompere l’equilibrio di base. In mezzo, la libertà di acquistare o vendere abilità tra una spedizione e l’altra ti permette di rimodellare il mazzo come una vera officina tattica.


Costruzione del mazzo: abilità, consumabili, passivi e percorsi di upgrade

La ricchezza sistemica di “Dungeon Holdem” è supportata da quattro pilastri quantitativi:

  • Oltre 100 abilità: l’hub della customizzazione. Alcune aggiungono regole (es. trattare alcune carte come wild), altre modificano payout di mani specifiche (es. coppie che valgono più del normale se di un seme particolare), altre ancora aprono finestra di tempo per raddoppiare i danni.
  • 30 consumabili: “bombe” a impatto immediato — dal ritiro e repesca forzato, a sigilli che proteggono una carta chiave per due turni, fino a elisir che sbloccano stack altrimenti irraggiungibili.
  • 20 passivi: perk persistenti che cambiano la fisica della tua run: probabilità di migliorare la prossima pescata, resistenze allo status, bonus su certe famiglie di mani, o economia (sconti in shop).
  • 10 percorsi di upgrade: “alberi” che plasmano la filosofia del mazzo — orientarlo al control (negazione degli status e mitragliamento di mani medie), al burst (poche finestre, danni enormi), o al midrange (efficienza stabile con scalabilità).

Questa architettura sostiene un metagioco elastico, dove costruire la run perfetta è sempre una questione di probabilità + intenti.


Nemici e sfide tattiche: oltre 20 mostri con status e resistenze

La discesa nel dungeon non è una passerella: oltre 20 tipi di mostri introducono sfide specifiche che costringono a variare approccio:

  • Status effects: veleno, sanguinamento, confusione, drain della mano.
  • Rigenerazione: avversari che curano a fine turno impongono pressure costante.
  • Resistenze particolari: immunità a semi o tipi di mano, o riduzione del danno da stack “ripetuti”.

Tra una battaglia e l’altra, il gioco propone intermezzi strategici:
🂡 Acquistare nuove abilità per ampliare il mazzo.
🂢 Potenziare il valore delle mani preferite per combo più incisive.
🂣 Sbloccare effetti di mazzo (bonus di seme, boost di pescata, trasformazioni).
🂤 Sfoltire carte indesiderate per affilare la probabilità di centratura.

Sono leve che ricordano i deckbuilder moderni, ma con la particolarità di una matematica di poker sempre in primo piano.


Perché “Dungeon Holdem” è notizia: la scommessa di MicroProse su strategia e rischio

MicroProse è un nome che evoca tattica, simulazione, ingegno e gestione del rischio. Dai classici come Falcon, Gunship e B-17 The Mighty Eighth a titoli recenti come HighFleet o Ground Branch, il filo conduttore è sempre stato lo stesso: decisioni pesanti con conseguenze.

Con Dungeon Holdem, l’editore raddoppia su questo DNA: prendere un gioco d’azzardo codificato come il poker e rinaturalizzarlo in un contesto roguelike significa affidarsi a un bilanciamento fine tra controllo e variabilità. È un terreno fertile per chi ama:

  • Prendere rischi calcolati,
  • Spingere la probabilità al proprio favore,
  • Costruire piani su più turni,
  • Adattarsi quando il mazzo ti guarda storto.

Per la stampa e gli addetti ai lavori, è una notizia rilevante perché aggiunge una voce nuova al coro dei deckbuilder, con un twist riconoscibile e potenzialmente mainstream-friendly: la grammatica del poker è universale e leggibile.


Il profilo “Destined”: chi c’è dietro la visione creativa

All’interno del materiale ufficiale emerge il nome Destined, cornice narrativa e professionale legata a James, autore con oltre dieci anni di esperienza nella didattica digitale presso il Powerhouse Museum. Il suo percorso include:

  • Programmi premiati come Mars Lab (esperienza nazionale di guida rover in Australia).
  • Una escape room VR — iniziativa di apprendimento di maggiore successo del museo.
  • ThinkerShield, kit di elettronica utilizzato in 5000+ scuole.
  • Cofondatore della piattaforma CCS Virtual Facilitation (collaborazione enterprise) e di Carisa (connessioni significative nella cura agli anziani).
  • Sviluppo di Mighty Marbles, avventura fisica “charm” che inverte prospettiva: controlli il livello per condurre la biglia al traguardo, ispirata ai giocattoli di biglie reali.

Che cosa significa tutto questo per Dungeon Holdem? Un approccio multidisciplinare che intreccia creatività, tecnologia e connessione umana: la tensione del tavolo (poker) incastonata nel teatro del dungeon (crawler), mediata da strumenti di design che valorizzano progressione, sensazioni tattili e chiarezza sistemica.


Cosa significa per community, creator e operatori B2B

Per le community: un titolo che parla una lingua familiare (poker) con profondità da deckbuilder. Facilita l’ingresso degli amici meno “hardcore”, crea momenti spettacolari quando una mano impilata “esplode”, e favorisce sfide tipo “seed run” e obiettivi a punti.

Per i creator: materiale perfetto per format — “da coppia a scala reale in 3 turni”, “build da tris perpetuo”, “stack infinito (finché regge il mazzo)”. La matematica del rischio si presta a analisi, how-it-works e challenge con community.

Per retailer e operatori B2B: un pitch lineare (“poker + dungeon + deckbuilding”) e una promessa di rigiocabilità sostenuta da numeri (100+ abilità, 30 consumabili…). È un pacchetto facile da posizionare in vetrina e da promuovere in bundle con altri roguelike/strategici.


Bazaverse: idee creative per cavalcare l’hype (senza link esterni)

Vuoi attivare la tua community attorno a un gioco che mette insieme strategia e azzardo elegante? In Bazaverse trovi uno shop/lab dove impari, crei e collezioni con tre anime: Card Custom & Grading, Poster/Artwork, Academy & Servizi.

  • Card Custom & Edizioni Esclusive: card fan-made ispirate alle estetiche da tavolo e ai roguelike, perfette per giveaway, premi torneo, memorabilia.
  • Grading professionale: standard chiari, criteri trasparenti e tracciabilità per valorizzare le tue collezioni.
  • Poster & Artwork: stampe d’autore per gaming room, studi e corner retail.
  • Academy & Servizi: supporto a creator e brand su branding, piani editoriali e asset grafici.

FAQ rapide

Che cos’è Dungeon Holdem?
Un roguelike deckbuilder che fonde poker e dungeon crawler: le mani di poker determinano attacchi, buff/debuff e combo.

Chi lo pubblica?
MicroProse, storico marchio dei giochi di strategia e simulazione.

Qual è la data dell’annuncio?
23 ottobre 2025.

Quali classi iniziali sono confermate?
Guerriero e Mago, con stili molto diversi (solidità vs. manipolazione/alto rischio).

Quanti contenuti sono previsti al lancio?
Numeri ufficiali: 100+ abilità, 30 consumabili, 20 passivi, 10 percorsi di upgrade.

Che tipo di nemici ci aspettano?
20+ mostri unici con status, rigenerazione e resistenze specifiche.

Si comprano/vendono abilità tra le run?
Sì: è possibile acquistare, vendere, potenziare il valore delle mani, sbloccare effetti di mazzo e sfoltire carte indesiderate.

Il gioco usa regole di poker “pure”?
La base è il poker tradizionale, ma alcune abilità permettono di piegare le regole (cambi di seme, promozioni, duplicazioni, lock).

Piattaforme e prezzo?
Non comunicati nel materiale condiviso; al momento l’annuncio riguarda il progetto e le sue caratteristiche.


Nota legale e trasparenza

Dungeon Holdem è un marchio/prodotto riferito ai rispettivi titolari. MicroProse, fondata nel 1982, è riconosciuta per classici e produzioni contemporanee tra cui Falcon, HighFleet, B-17 The Mighty Eighth, Ground Branch, Gunship e altri. I marchi menzionati appartengono ai rispettivi proprietari. Questo articolo riporta informazioni fornite nel testo ufficiale dell’annuncio senza aggiungere link esterni, in linea con la presente richiesta editoriale. Bazaverse.com non è affiliato né autorizzato da MicroProse o altri titolari dei marchi citati.


Conclusioni

Con Dungeon Holdem, MicroProse scommette su un’idea semplice da raccontare e potenzialmente profonda da padroneggiare: il poker come motore di un dungeon crawler deckbuilder. Il core loop di pescata → impilamento → moltiplicazione promette momenti di tensione e liberazione tipici tanto del tavolo verde quanto dei roguelike più riusciti.

I numeri parlano di ampiezza (100+ abilità, 30 consumabili, 20 passivi, 10 upgrade path), mentre l’impianto di buildcrafting — tra acquisti, sfoltimenti e potenziamenti mirati — suggerisce un titolo votato a sperimentazione e adattamento. La presenza di due archetipi netti (Guerriero e Mago) apre a stili distinti, e il bestiario con status e resistenze costringe a variare piano stanza dopo stanza.

Per un pubblico abituato ai deckbuilder moderni, Dungeon Holdem potrebbe essere la nuova frontiera in cui la matematica del rischio incontra la strategia a lungo raggio. Per MicroProse, è un tassello coerente con una tradizione che premia il pensiero critico e la gestione delle risorse. Per noi, una notizia da tenere d’occhio mentre ci prepariamo a calare la mano giusta nel momento più buio del dungeon.

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