L’obiettivo principale del viaggio di Fa Xian era di ottenere una versione completa del vinaya, il corpus delle “regole della disciplina” del canone buddista, che fino a quel momento non era stato tradotto interamente in cinese.
Il viaggio di Fa Xian fu estremamente arduo, iniziando con l’attraversamento del deserto del Gobi, che descrisse in termini agghiaccianti: “Nel deserto c’erano numerosi spiriti maligni e venti roventi, che causavano la morte a chiunque li incontrasse. Sopra non c’erano uccelli, mentre a terra non si trovavano animali. Si guardava quanto più lontano possibile in tutte le direzioni, ma non c’era alcuna traccia da seguire. Solo le ossa secche dei morti servivano come indicazioni.” Questo passaggio non solo racconta le difficoltà del viaggio, ma riflette anche la determinazione di Fa Xian nel portare a termine la sua missione spirituale.
Dopo aver attraversato il deserto e raggiunto la città oasi di Khotan, nell’attuale nord-ovest della Cina, proseguì il suo viaggio attraverso le alte montagne fino al nord-ovest dell’India. In India, visitò tutti i luoghi sacri del buddismo, studiò il sanscrito e raccolse manoscritti, tra cui diverse versioni del vinaya appartenenti a differenti sette buddiste.
Uno degli episodi centrali del suo viaggio fu il soggiorno di due anni a Ceylon (oggi Sri Lanka), dove continuò i suoi studi e la raccolta di testi sacri. Da Ceylon, Fa Xian salpò verso la Cina a bordo di una nave, attraversando un lungo e pericoloso viaggio di oltre 200 giorni in mare. Alla fine, approdò nella provincia di Shandong, nel nord della Cina.
Una volta tornato in Cina, Fa Xian dedicò il resto della sua vita alla traduzione del vinaya e di altri importanti testi buddisti dal sanscrito al cinese. Le sue traduzioni furono fondamentali per la diffusione del buddismo in Cina, poiché resero accessibili a un vasto pubblico testi chiave della dottrina. Oltre alle traduzioni, scrisse anche un libro intitolato Record of Buddhist Kingdoms, che narra le sue esperienze e descrive le terre visitate.
Grazie al suo lavoro, molti monaci buddisti seguirono il suo esempio nei secoli successivi, recandosi nei luoghi sacri del buddismo per approfondire la loro conoscenza e riportare in Cina nuovi insegnamenti e pratiche religiose.
Il viaggio di Fa Xian rappresenta un momento cruciale per la storia del buddismo in Cina. Non solo ha aperto nuove strade per i pellegrini cinesi, ma ha anche reso accessibili testi fondamentali della disciplina buddista che erano fino ad allora sconosciuti in Cina. Inoltre, il suo resoconto fornisce preziose testimonianze geografiche e storiche su regioni dell’Asia poco documentate. Grazie a queste traduzioni, il buddismo in Cina poté radicarsi più profondamente e sviluppare tradizioni che avrebbero influenzato la cultura cinese per i secoli a venire.
Aspetto | Descrizione |
---|---|
Nome originale | Non noto (Fa Xian è il nome monastico) |
Periodo di viaggio | 399–413 d.C. |
Motivo del viaggio | Raccogliere testi buddisti e ottenere una versione completa del vinaya |
Percorso | Attraversamento del deserto del Gobi, India nord-occidentale, Ceylon, ritorno via mare a Shandong |
Opere principali | Traduzione del vinaya e altri testi buddisti in cinese; Record of Buddhist Kingdoms |
Impatto | Diffusione del buddismo in Cina, importante contributo alla traduzione di testi religiosi |
Luoghi visitati | Khotan, India nord-occidentale, Ceylon, Shandong |
Difficoltà del viaggio | Deserto del Gobi, attraversamento montuoso, lunga traversata marittima |
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