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Lo gnosticismo emerse nello stesso periodo e nella stessa area geografica del cristianesimo, ma non tutti gli gnostici erano cristiani: alcuni erano ebrei, altri pagani. La credenza principale degli gnostici era che la gnosi (dal greco gnosis, ovvero “conoscenza”) portasse alla salvezza, piuttosto che la fede.

Dualismo Cristiano

Non era attraverso l’istruzione o l’esperienza che si otteneva la gnosi, ma attraverso la rivelazione. Questo testo esplora il concetto, le origini e le diverse forme di gnosticismo, con particolare attenzione a movimenti come il valentinianismo, il marcionismo, il manicheismo, il mandaismo e i ritrovamenti di Nag Hammadi. Esistono anche molte altre varianti dello gnosticismo, come i Sethiani, i Barbeloti, gli Ofiti, i Naasseni e i Praticanti Ermetici.

Concetto e Origini dello Gnosticismo

Il contenuto della gnosi si basava sull’idea che l’universo fosse il risultato di un problema in uno stato preesistente. Una versione di questa idea, di derivazione iraniana, era il conflitto tra due regni eterni e opposti: uno spirituale e uno materiale, che avrebbe dato origine al nostro universo. La versione più diffusa, tuttavia, raccontava di un Dio supremo che generava dèi minori, uno o più dei quali avrebbero creato l’universo materiale, imprigionando così la divinità in corpi materiali. La comprensione di questa verità, ovvero della gnosi, portava alla salvezza, intesa come la liberazione della scintilla divina dalla sua prigione materiale per tornare alla sua dimora celeste.

Questo modo di considerare il corpo come intrinsecamente malvagio portava a conseguenze etiche contraddittorie. Alcuni gnostici cercavano di negare i desideri corporei, evitando sesso, carne e alcol, mentre altri, considerando il corpo irrilevante, indulgevano in tutte e tre le cose, praticando talvolta la contraccezione per evitare di imprigionare nuove anime divine in corpi materiali.

Le origini dello gnosticismo sono dibattute: alcuni studiosi lo collegano all’Iran o all’Ellenismo, ma è più probabile che sia nato all’interno dell’ebraismo, forse in risposta all’oppressione dei gentili. I padri della Chiesa attribuivano lo gnosticismo a Simon Mago, convertito in Samaria, come riportato negli Atti degli Apostoli 8.

Diffusione dello Gnosticismo nel II Secolo d.C.

Il II secolo d.C. vide un’espansione dello gnosticismo. Basilide, un cristiano ebreo di Alessandria intorno al 140 d.C., era considerato un discepolo di un discepolo di Simon Mago, anche se Basilide affermava di essere stato istruito dall’apostolo Matthia o da un interprete di Pietro. Secondo Ireneo di Lione, Basilide insegnava che il Padre Supremo emanava cinque entità, dalle quali discendevano 365 cieli. Gli angeli del cielo più basso crearono il mondo, intrappolando lo spirito divino nei corpi umani. Uno di questi angeli era il Dio degli ebrei, il quale tentava di far dominare il proprio popolo sul mondo, ma fu fermato dagli altri angeli. Il Padre inviò suo figlio, apparentemente crocifisso, per liberare lo spirito. Questa credenza, secondo la quale Gesù solo “sembrava” soffrire e morire come un essere umano, è nota come docetismo.

Valentinianismo

Valentino fu un altro importante esponente gnostico di Alessandria. Egli insegnava l’esistenza del Pleroma, un regno divino composto da almeno 30 eoni, entità divine che rappresentano “mondi”, “età” e “dèi”. La più bassa di queste entità, Sophia (saggezza), cercò di conoscere l’Abisso, rischiando di autodistruggersi. Sophia fu salvata, ma generò un mostro, Achamoth, che fu espulso dal Pleroma. Il dolore di Sophia per la nascita di Achamoth divenne la materia, il suo pentimento divenne l’anima, e lo spirito perfetto fu prodotto dalla purificazione di Achamoth da parte di Gesù.

Valentini dividevano l’umanità in tre categorie: i materiali, destinati alla perdizione; i psichici, che potevano essere salvati in base alle loro scelte; e gli spirituali, destinati sicuramente alla salvezza. Allo stesso modo, distinguevano tra tre tipi di Cristi: spirituale, psichico e corporeo.

Marcionismo

Marcion, figlio di un vescovo, fondò un movimento che, sebbene simile allo gnosticismo, non è generalmente considerato tale. Marcion insegnava che il mondo materiale era stato creato da un dio inferiore, negava che Gesù avesse un vero corpo fisico e proibiva ai suoi seguaci il sesso, il vino e la carne. Tuttavia, a differenza degli gnostici, Marcion credeva nella salvezza attraverso la fede in Gesù piuttosto che tramite la conoscenza. Marcion editò una sua versione della Bibbia, rimuovendo tutte le parti che menzionavano l’Antico Testamento e il creatore.

Manicheismo

Mani, nato nel 216 in Mesopotamia, fondò un movimento noto come Manicheismo. La sua dottrina si basava su una visione dualistica dell’universo: il mondo della luce e quello delle tenebre esistono eternamente, separati. Il manicheismo si diffuse dall’Occidente fino alla Cina e sopravvisse in alcune forme fino al XVII secolo. Come altri gnostici, Mani insegnava che la luce divina era imprigionata nel mondo materiale e che la liberazione di questa luce era essenziale per la salvezza.

Ritrovamenti di Nag Hammadi e Mandaismo

Nel 1945, furono scoperti vicino a Nag Hammadi, in Egitto, 13 codici contenenti 46 trattati gnostici. Questi testi hanno rivoluzionato lo studio dello gnosticismo, portando alla luce opere finora sconosciute o conosciute solo in frammenti, come il Vangelo di Tommaso, che potrebbe contenere detti di Gesù altrettanto autentici quanto quelli dei Vangeli canonici.

Il Mandaismo è l’unico movimento gnostico ancora esistente, principalmente in Iraq. A differenza di altre forme di gnosticismo, il mandaismo non proibisce la procreazione o il consumo di carne.

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