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Chang’an (Ch’ang-an), che significa letteralmente “Pace Eterna”, è stata la più grande città del mondo durante il suo apice, con una popolazione che superava il milione di abitanti nell’VIII secolo d.C. e un’area di quasi 84 chilometri quadrati. Tuttavia, il nome Chang’an si riferisce a due città distinte costruite in periodi diversi della storia cinese.
La Prima Chang’an: La Capitale della Dinastia Han
La prima capitale, comunemente chiamata Han Chang’an per via della sua costruzione durante la dinastia Han, fu eretta nel 202 a.C. sotto il regno dell’imperatore Han Wudi (Han Wu-ti), che costruì splendidi palazzi nella città. Questa città divenne il cuore pulsante della dinastia Han, un periodo in cui l’impero cinese consolidò il suo potere e prosperò culturalmente e militarmente.
Il governo della dinastia Han Occidentale terminò nel 9 d.C. a causa dell’usurpazione del trono da parte del nobile cinese Wang Mang, il cui regno durò fino al 25 d.C. Wang Mang fu ucciso da ribelli che incendiarono la città, portando all’abbandono della prima Chang’an. In seguito, la capitale dell’impero fu trasferita a Luoyang, una città antica situata più a est, che divenne la capitale della dinastia Han Orientale.
La Seconda Chang’an: La Capitale della Dinastia Sui e Tang
La città di Chang’an rimase abbandonata fino all’avvento della dinastia Sui nel 580 d.C., quando l’imperatore Wendi, il primo degli imperatori Sui, decise di costruire una nuova Chang’an nel 582–583 d.C. La nuova città, molto simile alla sua precedente, fu costruita secondo principi geomantici e di feng shui, ovvero una combinazione di topografia e simbolismo legato al Yi Jing (I Ching). Si credeva che la progettazione della città dovesse riflettere la posizione delle stelle per garantire equilibrio e armonia.
Chang’an fu progettata con una disposizione simmetrica: viali che correvano da est a ovest e da nord a sud, dividendo la città in isolati, o quartieri. Il palazzo imperiale, residenza principale degli imperatori, si trovava all’estremo nord della città, una posizione simbolica che rappresentava la Stella Polare.
Nel sud-ovest della città, si trovavano i monasteri buddhisti, collocati in quella che secondo la geomanzia era la zona più pericolosa, perché si riteneva che potessero proteggere la città dalle influenze negative.
Struttura Sociale ed Economica di Chang’an
A sud del palazzo imperiale si trovava la città imperiale, che ospitava gli uffici amministrativi del governo e fungeva da zona cuscinetto tra l’imperatore, considerato il “figlio del cielo”, e la popolazione comune, che costituiva l’88% degli abitanti di Chang’an.
Nei quartieri residenziali si trovavano due grandi aree di mercato, con circa 220 bazar ciascuna. Questi centri commerciali, regolati con rigore dalle autorità cittadine, ospitavano mercanti, ristoratori e intrattenitori provenienti da diverse regioni dell’Asia centrale, tra cui le tribù degli Uiguri e i regni dei Sogdiani. Inoltre, tutti i prodotti erano soggetti a rigide norme di controllo della qualità, e veniva utilizzato un sistema standardizzato di pesi e misure per garantire equità nelle transazioni.
Chang’an era quindi non solo una capitale politica e amministrativa, ma anche un importante crocevia commerciale, culturale e religioso, dove si incontravano popoli di diverse provenienze e culture.
Il Declino di Chang’an
Il declino della città iniziò durante la Ribellione di An Lushan nella metà dell’VIII secolo d.C., un evento che segnò una crisi politica e militare per la dinastia Tang. Nei secoli successivi, una serie di attacchi da parte dei tibetani, ribelli, disertori e signori della guerra forzarono molti abitanti e attività commerciali a lasciare la città.
Nel 904 d.C., l’ultimo imperatore della dinastia Tang fuggì da Chang’an per stabilirsi a Luoyang, abbandonando la città che presto cadde in rovina. Nonostante il suo glorioso passato, Chang’an non tornò mai più a essere la capitale della Cina e fu infine dimenticata.
Conclusione: L’Eredità di Chang’an
Chang’an, durante il suo apice, fu una delle città più grandi e culturalmente influenti del mondo. Simbolo di potere, armonia e prosperità, rimane una testimonianza della grandezza delle dinastie Han, Sui e Tang. Oggi, Chang’an è un simbolo dell’architettura e della pianificazione urbana dell’antica Cina, nonché un ricordo della fusione tra religione, politica e commercio che ha caratterizzato una delle epoche più floride della storia cinese.