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Baruch, figlio di Neriah, è una figura significativa nell’Antico Testamento, conosciuto come il compagno e segretario del profeta Geremia. Visse durante il periodo della deportazione babilonese di Giuda, avvenuta nel 587 a.C.. Il ruolo di Baruch come scriba e assistente di Geremia è fondamentale per comprendere la trasmissione dei testi profetici che conosciamo oggi.

Il Ruolo di Baruch come Scriba

La Bibbia lo presenta come un uomo che condivideva le sofferenze del suo maestro, Geremia, durante un periodo estremamente difficile per il popolo di Israele. Baruch era probabilmente di origine aristocratica e ricevette un’istruzione elevata, cosa che gli permise di assistere Geremia nella stesura e compilazione delle sue profezie. Baruch fu incaricato di scrivere due rotoli di profezie: uno destinato al re di Giuda, che venne successivamente bruciato, e un altro rotolo che fu conservato da Geremia. Si ritiene che questo secondo rotolo possa costituire il nucleo del libro biblico di Geremia.

La stretta relazione tra Baruch e Geremia non si limitava al lavoro di scriba. Baruch condivise le difficoltà e le persecuzioni subite dal profeta. Quando Geremia fu costretto a fuggire da Gerusalemme a causa dell’invasione babilonese nel 582 a.C., Baruch lo seguì fino in Egitto. Questo è l’ultimo riferimento a Baruch presente nella Bibbia ebraica, dove Geremia promette che Baruch sarebbe sopravvissuto alle turbolenze dell’epoca, anche se avrebbe vissuto come un esiliato.

Tradizioni e Dispute sul Destino di Baruch

Le fonti successive offrono interpretazioni differenti sul destino di Baruch. Secondo lo storico cristiano San Girolamo, Baruch avrebbe condiviso la sorte di Geremia, morendo in Egitto. Tuttavia, le fonti rabbiniche sostengono che Baruch, dopo la fuga in Egitto, sarebbe emigrato in Babilonia, e lì sarebbe vissuto. Questa visione è corroborata dal Libro deuterocanonico di Baruch, che viene accettato dai cristiani cattolici e ortodossi.

Il Libro di Baruch è un insieme di testi distinti, probabilmente scritti per incoraggiare il popolo d’Israele disperso dopo l’invasione babilonese. Questo testo ha lo scopo di offrire consolazione e speranza ai deportati e agli esiliati. Un altro libro, noto come Secondo Baruch o Apocalisse Siriaca di Baruch, parte della tradizione siriaca cristiana, lo raffigura come una figura dominante, che assume un ruolo più prominente rispetto a Geremia.

La Figura Profetica di Baruch nell’Apocalisse Siriaca

Nel Secondo Baruch, il profeta supera l’influenza del suo maestro Geremia. In questo testo, è Baruch a ordinare a Geremia di partire e incoraggiare gli esiliati in Babilonia. Baruch rimane così l’unica figura centrale del racconto, e la narrazione si concentra sulle sue visioni, preghiere e istruzioni. Baruch diventa il leader spirituale dei sopravvissuti a Gerusalemme e delle comunità della Diaspora. Il libro si conclude con una lettera che Baruch invia agli esiliati per rafforzare la loro fede e la loro unità.

La Tradizione di Baruch nella Storia e nelle Scritture

La tradizione su Baruch è sopravvissuta anche al di fuori della tradizione ebraica rabbinica. Libri e frammenti attribuiti a Baruch sono apparsi in numerose lingue, tra cui il latino, il greco, il siriaco, l’ebraico e l’arabo. Esistono anche riferimenti a Baruch in fonti archeologiche: una delle prove più significative è una bulla (sigillo d’argilla) scoperta con l’iscrizione “[di Berechiah, figlio di Neriah, lo scriba]”. Questo sigillo è una delle rare attestazioni non bibliche di una figura menzionata nelle Sacre Scritture.

Conclusione

La figura di Baruch è complessa e ricca di significato. Insieme al suo maestro Geremia, è diventato una delle figure chiave nella tradizione profetica dell’Antico Testamento. Il suo ruolo come scriba e profeta, la sua partecipazione attiva nella trascrizione delle profezie e il suo coinvolgimento nella diaspora ebraica lo rendono una figura cruciale non solo nella tradizione ebraica, ma anche in quella cristiana e siriaca. La sua opera e il suo insegnamento continuano a ispirare e guidare le comunità di fede fino ai giorni nostri.

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