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Il Periodo Classico della Grecia iniziò con una guerra. Nel 499 a.C., le città ioniche lungo la costa dell’Asia Minore si ribellarono contro il dominio persiano. In risposta, i persiani, guidati da Dario I, schiacciarono le città ribelli e mossero contro Atene e Sparta, che avevano partecipato alla rivolta. Quando i persiani sbarcarono sulla terraferma greca nel 490 a.C., gli ateniesi li sconfissero nella Battaglia di Maratona, a pochi chilometri da Atene. Dopo la morte di Dario nel 486 a.C., suo figlio Serse I continuò la campagna contro la Grecia, marciando su Atene con un esercito di 200.000 soldati e bruciando la città. Dopo la ritirata di Serse, gli ateniesi e gli spartani sconfissero definitivamente i persiani a Platea.

Nel 477 a.C., le città ioniche e quelle costiere dell’Egeo formarono la Lega di Delo con Atene per difendersi dai persiani. Nel 454 a.C., il tesoro della Lega fu trasferito da Delo ad Atene, e i contributi annuali delle città membro furono utilizzati per ricostruire Atene, che sotto la guida di Pericle divenne il centro culturale del mondo antico.

Il Partenone

La distruzione di Atene da parte dei persiani significò che i templi e le statue dell’Acropoli, la collina sacra della città, dovettero essere ricostruiti. Questo progetto rappresentò l’introduzione dell’arte e dell’architettura classica greca. Il grande portale principale della nuova Acropoli, il Propileo, fu costruito da Mnesicle tra il 437 e il 432 a.C. Questo edificio dorico comprendeva una pinacoteca, la prima galleria di immagini nella storia, e una biblioteca.

Il monumento più impressionante dell’Acropoli è senza dubbio il Partenone, simbolo dell’architettura classica greca. Fu costruito da Ictino e Callicrate tra il 448 e il 432 a.C. e dedicato ad Atena Parthenos, la dea protettrice di Atene. Il tempio ospitava una colossale statua di Atena alta 12 metri, realizzata dallo scultore Fidia, e rivestita d’oro e avorio.

Il Partenone è un esempio di struttura dorica che include elementi ionici, come il fregio continuo che correva lungo la parte superiore esterna, raffigurante una processione di figure in movimento con vesti agitate dal vento, un’espressione di movimento caratteristica dell’arte classica greca. Questo stile, noto come lo “stile fidiaco”, rappresentava un’evoluzione rispetto all’arte rigida e statica del periodo arcaico.

Ictino e Callicrate introdussero migliorie ottiche nel Partenone per esaltarne l’effetto visivo. La sua posizione angolata permetteva ai visitatori di vedere sia la facciata che il lato del tempio contemporaneamente, creando un effetto tridimensionale. Inoltre, la piattaforma su cui poggiava il tempio era leggermente arcuata al centro, e le colonne inclinavano leggermente verso l’interno, dando l’impressione che fossero più alte di quanto non fossero in realtà.

Il Partenone rimase integro fino al 1687, quando fu colpito da un’esplosione durante un attacco veneziano contro i turchi, che utilizzavano l’edificio come deposito di munizioni.

Il Tempio di Atena Nike e l’Eretteo

Accanto al Propileo sorge il Tempio di Atena Nike, costruito da Callicrate tra il 427 e il 424 a.C. È un piccolo tempio ionico, il primo di questo tipo costruito sulla terraferma greca, con un fregio continuo che raffigura la Battaglia di Platea, in cui gli ateniesi sconfissero i persiani.

L’Eretteo, un altro tempio ionico, fu costruito tra il 421 e il 405 a.C. da Mnesicle per ospitare la statua di Atena Polias. L’edificio è famoso per la sua veranda delle Cariatidi, dove colonne a forma di figure femminili, le cariatidi, sorreggono l’architrave del tempio in una posa contrapposta (contrapposto), creando un equilibrio tra rigidità e movimento.

Scultura Classica Greca

Il contrapposto, invenzione dell’arte classica greca, si manifestò per la prima volta in una statua chiamata “Kritios Boy” (c. 480 a.C.), trovata nell’Acropoli. Questa figura rappresenta un giovane in una posa naturale, con una gamba rilassata e l’altra che sostiene il peso del corpo. Questa postura naturale segna un importante passo avanti nella scultura, che fino ad allora era caratterizzata da pose rigide e statiche.

Le statue dei Bronzi di Riace (c. 460 a.C.), tra i pochi bronzi originali greci sopravvissuti, mostrano una maggiore fluidità e realismo rispetto ai kouroi del periodo arcaico. Gli artisti greci perfezionarono l’arte del contrapposto e aggiunsero dettagli anatomici realistici, come occhi di vetro e inserti d’argento per labbra e denti.

Policleto, con la sua statua “Doriforo” (c. 450 a.C.), stabilì le proporzioni ideali per le sculture classiche, basate su un rapporto matematico. Il suo trattato sulle proporzioni umane ebbe un’influenza significativa sull’arte classica.

Periodo Classico Tardo

Nel 431 a.C., la Guerra del Peloponneso segnò l’inizio del declino di Atene come potenza dominante in Grecia. Sparta, con l’aiuto dei persiani, sconfisse gli ateniesi. Negli anni successivi, Filippo di Macedonia unificò le città greche, e suo figlio Alessandro Magno espanse l’impero macedone fino all’India. Questo periodo è noto come il Periodo Classico Tardo, e vide l’emergere di grandi artisti come Skopas, Lisippo e Prassitele.

Il Mausoleo di Alicarnasso (350 a.C.), una delle sette meraviglie del mondo antico, fu costruito durante questo periodo. Questo monumento funerario colossale fu progettato dai maestri greci Satiro e Pitio per Mausolo, il re di Caria. Il monumento combinava elementi ionici greci con influenze non greche, come la grande scala e il tetto a padiglione.

Lisippo, lo scultore ufficiale di Alessandro Magno, introdusse nuove proporzioni nella rappresentazione del corpo umano, creando figure più snelle e dinamiche rispetto a quelle del periodo classico precedente. Il suo “Apoxyomenos” (c. 330 a.C.) mostra un atleta che si pulisce dopo una gara, una scena tipica della vita quotidiana greca.

Prassitele, altro grande scultore del periodo, realizzò opere che umanizzavano gli dèi greci, come l'”Ermes con il piccolo Dioniso” (c. 330 a.C.), che rappresenta una scena giocosa tra il dio Ermes e il piccolo Dioniso.

Con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. e la divisione del suo impero tra i suoi generali, iniziò l’era ellenistica, caratterizzata da un’arte più drammatica e meno rigida rispetto al periodo classico.

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