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Anyang è la città moderna in cui era situata l’ultima capitale della dinastia Shang (c. 1766–c. 1122 a.C.), conosciuta come Yin. La scoperta delle ossa oracolari incise all’inizio del XX secolo e gli scavi scientifici avviati nel 1928 hanno posto fine al dibattito sulla storicità della dinastia Shang. La città si trova a sud del Fiume Giallo, nell’attuale provincia di Henan, in Cina. La dinastia Shang, fondata da Tang il Vittorioso, spostò diverse volte la sua capitale fino a stabilirsi a Yin nel 1395 a.C., dove rimase fino alla sua fine nel 1122 a.C. Pertanto, l’ultima fase della dinastia è anche conosciuta come dinastia Yin. Dopo la distruzione della città in seguito alla caduta della dinastia Shang per mano della dinastia Zhou (c. 1122–256 a.C.), il sito venne chiamato Yinshu, che significa “le rovine di Yin”.

La scoperta di Anyang e delle ossa oracolari

La scoperta dei resti della dinastia Shang ad Anyang avvenne per caso. Nel 1900, un erudito antiquario di Pechino si ammalò e tra gli ingredienti prescritti per la sua medicina tradizionale vi erano frammenti di antiche ossa con incisioni. L’erborista le chiamava “ossa di drago”. L’erudito e un suo amico iniziarono a investigare sull’origine di queste ossa e le tracce li condussero ad Anyang, dove i contadini le trovavano durante gli scavi agricoli. Da quel momento iniziarono a raccogliere queste ossa e a decifrare le incisioni, che si rivelarono i primi esempi conosciuti di scrittura cinese.

Le ossa oracolari, costituite principalmente da scapole di bovini e gusci di tartaruga, erano utilizzate dai sovrani Shang per interrogare il dio supremo, Shangdi, su questioni importanti come la guerra, la pace, l’agricoltura, il clima, la caccia, le gravidanze delle regine e altri fenomeni naturali. Le domande, insieme alle risposte e talvolta agli esiti, venivano incise su queste ossa e conservate negli archivi reali. Le iscrizioni su queste ossa oracolari forniscono informazioni cruciali sulla storia della dinastia Shang, con dettagli che includono date, nomi dei sovrani e la loro relazione con i precedenti re.

Scavi archeologici e cultura materiale

Gli scavi archeologici condotti ad Anyang hanno rivelato le fondamenta di edifici palaziali e altre strutture, ma non sono state trovate mura cittadine. Una scoperta importante è stata quella di un cimitero reale, con 11 grandi tombe attribuite a sovrani Shang, anche se tutte erano state saccheggiate in tempi antichi. Questo conferma i testi storici che parlano di 12 re che regnarono da Yin, sebbene l’ultimo sovrano morì nel suo palazzo in fiamme e non ricevette una sepoltura regale.

Nel 1976, una scoperta eccezionale avvenne con il ritrovamento della tomba intatta di Fu Hao (Lady Hao), moglie del re Wuding, il quarto sovrano a regnare da Yin. Sebbene il corpo di Fu Hao e il suo sarcofago fossero stati distrutti dal tempo e dall’acqua, furono trovati più di 1.600 oggetti funerari, molti dei quali recavano iscrizioni che includevano il suo nome su elaborati vasi rituali in bronzo. Questi oggetti, insieme a sculture in giada, avorio e pietra, mostrano l’alto livello di sviluppo culturale e materiale raggiunto dalla dinastia Shang durante la sua fase finale.

Importanza della scrittura e ricostruzione della storia Shang

Le iscrizioni sulle ossa oracolari rinvenute ad Anyang sono particolarmente significative per la comprensione della storia della dinastia Shang. Le domande incise, spesso indirizzate a Shangdi, rivelano aspetti cruciali della vita religiosa, politica e sociale del tempo. Ad esempio, i re Shang consultavano le ossa per decidere l’esito delle guerre o per pianificare le attività agricole. Questa pratica riflette la centralità della religione e della divinazione nella vita politica e sociale della dinastia.

La scrittura trovata su queste ossa oracolari è sorprendentemente sofisticata, il che indica che la scrittura cinese si era già sviluppata molto prima. Tuttavia, non sono ancora stati trovati esempi precedenti di scrittura, lasciando aperte questioni sull’origine della lingua scritta in Cina. La scrittura trovata ad Anyang è considerata l’antenata della moderna scrittura cinese, e la decifrazione dei caratteri incisi su queste ossa ha permesso agli storici di ricostruire una parte importante della storia della dinastia Shang.

Gli scavi ad Anyang, insieme alla scoperta delle ossa oracolari, hanno dunque fornito le prove definitive dell’esistenza storica della dinastia Shang, risolvendo un dibattito che durava da secoli. Le informazioni raccolte hanno permesso di comprendere meglio le pratiche religiose, l’organizzazione politica e la vita quotidiana di uno dei più antichi imperi della storia cinese.

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