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L’impero di Akkad, il primo impero noto della Mesopotamia, prosperò dalla fine del XXIV secolo a.C. all’inizio del XXII secolo a.C. L’impero fu fondato nella città di Akkad, il cui esatto sito è tuttora sconosciuto, ma si pensa che si trovasse nei pressi dell’odierna Baghdad. L’imperatore più celebre di Akkad fu Sargon di Akkad (2334–2279 a.C.), il quale stabilì un esercito permanente che gli permise di condurre campagne militari estese, dal Turchia orientale fino all’Iran occidentale. Sebbene non sia chiaro fino a che punto riuscì a mantenere un controllo stabile su queste aree, sembra probabile che il suo impero si estendesse dalla Siria settentrionale fino all’Iran occidentale.
Dopo la morte di Sargon, l’impero fu governato dai suoi due figli, Rimush (2278–70 a.C.) e Manishtushu (2269–55 a.C.), che ebbero anche loro successi militari sopprimendo rivolte e conducendo campagne fino alla Siria settentrionale e all’Iran occidentale. Tuttavia, fu il nipote di Sargon, Naram-Sin (2254–18 a.C.), a portare l’impero al suo apice. Sotto il suo comando, Akkad raggiunse il massimo splendore, estendendo il controllo dalla Turchia orientale fino all’Iran occidentale. A differenza di suo nonno, che fu divinizzato dopo la morte, Naram-Sin si proclamò dio mentre era ancora in vita.
Il regno di Shar-kali-sharri (2217–2193 a.C.), figlio di Naram-Sin, fu prospero, ma verso la fine del suo governo l’impero controllava solo una piccola porzione della Babilonia settentrionale. Dopo la sua morte, il caos regnò fino a quando Dudu (2189–2169 a.C.) e Shu-Durul (2168–2154 a.C.) ristabilirono un certo ordine. Tuttavia, questi ultimi governarono più come sovrani di una città-stato che come imperatori di un vasto impero. Il declino dell’impero di Akkad può essere spiegato da rivolte interne, causate dai governatori locali, e da attacchi esterni da parte di gruppi come i Gutiani, gli Elamiti, i Lullubi, gli Hurriti e gli Amorrei. Nonostante la sua caduta, l’impero di Akkad stabilì un modello che i re mesopotamici avrebbero cercato di emulare per i successivi due millenni.
Leggende e letteratura su Sargon e Naram-Sin
La figura di Sargon divenne leggendaria, come dimostrato dal racconto intitolato La leggenda di Sargon, in cui si narra che egli nacque illegittimo e fu abbandonato in un cesto di giunchi nel fiume Eufrate, finché un uomo di nome Aqqi lo trovò e lo allevò come giardiniere. Da queste umili origini, Sargon divenne re del primo impero mesopotamico.
Un altro racconto famoso è Il re della battaglia, che narra di come Sargon si recò a Purushkhanda, nella Turchia centrale, per liberare i mercanti locali dall’oppressione. Dopo aver sconfitto il re della città, Nur-Daggal, permise a quest’ultimo di continuare a governare a condizione che riconoscesse Sargon come re supremo.
D’altra parte, la figura di Naram-Sin è spesso ritratta come incompetente e irrispettosa verso gli dei. Nel testo La maledizione di Akkad, si narra che Naram-Sin, frustrato dal fatto che gli dei non gli permettessero di ricostruire un tempio dedicato al dio Enlil, decise di distruggerlo. Per vendicarsi, Enlil mandò i Gutiani a distruggere l’impero di Akkad. Tuttavia, come sappiamo, l’impero proseguì ancora per circa 25 anni dopo la morte di Naram-Sin sotto il regno di Shar-kali-sharri, e i Gutiani non furono l’unica causa della caduta dell’impero.
Amministrazione e innovazioni dell’impero di Akkad
L’impero di Akkad introdusse diverse innovazioni amministrative. Il sistema di datazione per anno di regno dei sovrani fu utilizzato fino al 1500 a.C., quando fu sostituito con la datazione per anni di regno. Fu anche introdotto un sistema standardizzato di pesi e misure, e le tasse furono raccolte da tutte le regioni dell’impero per finanziare l’amministrazione centralizzata.
Uno degli elementi chiave del sistema amministrativo dell’impero era la nomina di governatori nelle regioni controllate. In molti casi, i sovrani locali venivano confermati nelle loro funzioni, ma dovevano giurare fedeltà all’imperatore di Akkad e pagare tributi. Tuttavia, quando l’impero si indeboliva, i governatori locali si ribellavano e cercavano di affermare la propria sovranità. Ciò significava che i sovrani di Akkad erano costantemente impegnati a reprimere ribellioni interne.
Un’importante innovazione dell’impero di Akkad fu l’installazione della figlia di Sargon, Enheduanna, come sacerdotessa suprema del dio della luna Nanna a Ur. Enheduanna scrisse due inni dedicati alla dea Inanna, rendendola la più antica autrice conosciuta della Mesopotamia. Questo atto fornì grande legittimità al regno nel sud della Babilonia e questa pratica di nominare membri della famiglia reale come figure religiose di alto rango continuò fino al VI secolo a.C.
Tabella riassuntiva dell’impero di Akkad:
Imperatore | Periodo di regno | Successi principali |
---|---|---|
Sargon di Akkad | 2334–2279 a.C. | Fondazione dell’impero, campagne militari dal nord della Siria all’Iran |
Rimush | 2278–2270 a.C. | Soppressione di rivolte, espansione dell’impero |
Manishtushu | 2269–2255 a.C. | Campagne militari e mantenimento del controllo sulle regioni limitrofe |
Naram-Sin | 2254–2218 a.C. | Apice dell’impero, proclamazione della propria divinità |
Shar-kali-sharri | 2217–2193 a.C. | Prosperità, ma inizio del declino dell’impero |
Dudu e Shu-Durul | 2189–2154 a.C. | Tentativi di mantenere il controllo come città-stato piuttosto che impero |
Conclusione
L’impero di Akkad rappresenta una delle prime grandi potenze centralizzate della storia, ponendo le basi per molti degli imperi successivi della Mesopotamia. Sotto la guida di imperatori come Sargon e Naram-Sin, l’impero si espanse notevolmente, introducendo innovazioni amministrative e religiose che avrebbero influenzato la regione per secoli. Sebbene l’impero sia infine caduto a causa di ribellioni interne e attacchi esterni, il suo impatto culturale e politico rimase significativo nella storia della Mesopotamia. I racconti leggendari su Sargon e Naram-Sin, così come le innovazioni religiose di Enheduanna, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della civiltà mesopotamica.